Premessa: questa pagina non ha alcuna pretesa di essere un trattato serio ed esaustivo sulle antenne. Lo scopo è esclusivamente quello di fornire qualche informazione pratica che eviti false aspettative e fregature. Per iniziare ad apprendere la materia in modo serio e strutturato consiglio i manuali in due volumi redatti da N.Neri o o gli analoghi riscritti con R.Briatta (link all'editore). |
Il dipolo
a mezz'onda.
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Un paio di esempi: banda amatoriale dei "due metri": (300'000 / 145'000) = 2,07m / 4 * 0,95 = 0,49m o 49cm banda amatoriale dei "settanta centimetri": (300'000 / 435'000) = 0,69m / 4 * 0,95 = 0,16m o 16cm Il dipolo a mezz'onda potrà darvi buone soddisfazioni nell'ascolto e servire come metro di paragone per le altre antenne che proverete. Salvo i problemi di intermodulazione che affliggono gli scannerini (cfr. qui e qui), sulla frequenza di risonanza dovrebbe garantirvi ascolto migliore rispetto al gommino di serie. Il limite maggiore di questa antenna è quello di essere apparentemente monobanda, ma un'interessante caratteristica ci viene in soccorso. Le proprietà di distribuzione delle correnti che rendono il quarto d'onda fondamentale nella progettazione delle antenne, si ripropongono per costruzioni che impieghino un numero dispari di quarti d'onda (1, 3, 5...). Se applichiamo questo concetto alle dimensioni viste sopra per i 70cm: 16 x 3 = 48cm. Ma 48cm sono molto vicini ai 49 visti per la banda dei 2. Quindi un'antenna a 3/4 d'onda risuonerà non solo sui 70cm ma anche, grossomodo, sui 2m. Questo non è casuale e le bande amatoriali hanno avuto allocazioni su frequenze che sono multiple una dell'altra proprio per sfruttare queste caratteristiche. La tabella di fianco riporta i calcoli relativi ad alcune configurazioni: per esempio un'antenna a un quarto d'onda per i 150MHz risuonerà in 3/4 d'onda sui 450MHz. Le prestazioni di un'antenna a 3/4 d'onda (in realtà 1,5 lunghezze d'onda se consideriamo i due bracci) dovrebbero risultarvi superiori a quelle del semplice 1/4 d'onda. Il lobo d'irradiazione (le direzioni in cui l'antenna distribuisce e cattura le onde elettromagnetiche) cambia un po' forma, ma qui stiamo lavorando abbastanza alla buona perché sia irrilevante. |
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Il fascio di dipoli Un altro modo per estendere la copertura in frequenza dell'antenna è quello di aggiungere altri elementi risonanti. Questa soluzione è impiegata da alcune antenne commerciali come la Scantenna o la Scanmaster Airmasterche in Italia non ho mai visto importate. Le lunghezze Lc, Ld ... si calcolano nello stesso modo visto per il dipolo semplice ed i segnali verranno automaticamente "catturati" da quello più adatto. La disposizione a raggiera è necessaria a minimizzare le interazioni tra un elemento e l'altro. Ricordando quanto abbiamo detto in precedenza circa la polarizzazione dell'antenna, l'inserimento di un grande numero di elementi incontra un limite fisico, perché alcuni finirebbero per modificare troppo l'orientamento rispetto a quello desiderato. Nel caso di una costruzione con elementi rigidi lo sviluppo può facilmente avvenire sui tre piani, dando origine a due forme a cono. Se optiamo per la versione flessibile da usare sulla finestra necessariamente si rimane legati alla bidimensionalità. La copertura in frequenza di questa antenna non è continua, ma rimane legata ai singoli elementi risonanti, così come una linea tratteggiata non è la stessa cosa di una continua. Con un numero di elementi molto elevato il risultato potrebbe avvicinarsi, ma le difficoltà costruittive aumentano molto. La risonanza in "segmenti" di contro può essere un vantaggio in determinate situazioni: l'assenza di dipoli per le bande sgradite della radiodiffusione commerciale 88-108 e dei canali tv si traduce in un'attenuazione di quei segnali. |
Troppi fili? Una domanda che sicuramente sarà passata per la testa a molti leggendo la sezione sul dipolo a mezz'onda è qualcosa tipo: "Come mai sui portatili o sulle automobili c'è solo uno stilo e non due?". In effetti la metà dell'antenna apparentemente mancante è costituita dal corpo della radio o dalla mano dell'operatore in un caso, dalla carrozzeria del veicolo nell'altro. Ciò significa magari possiamo ometterli, ma solo ad alcune condizioni. Se disponiamo di una "terra", costituita per esempio dalla ringhiera di un balcone, possiamo provare a collegarla al posto del/dei fili che avremmo dovuto collegare alla calza del cavo. Oppure, nel caso di costruzione rigida, potremmo far scorrere il coassiale all'interno di un paletto di metallo, collegando la calza al tubo nel punto in cui sbuca. Anche la calza del cavo coassiale può in qualche modo sostituire il filo che avremmo dovuto collegarle, a patto che la lasciamo correre in direzione opposta al polo rimasto per una lunghezza equivalente.. |
Una variante sul
tema che ho usato per qualche tempo quando non avevo proprio nessuna
possibilità di mettere un'antenna esterna è quella
rappresentata nella figura di fianco. Su una scatola di metallo ho montato alcuni connettori SO239, conosciuto anche come il "PL femmina da pannello", collegati tra di loro con spezzoni di cavo coassiale. Nel foro centrale del SO239 si incastra perfettamente un connettore di quelli chiamati a "banana" e spesso usati per l'alimentazione a 12v di ricetrasmittenti CB o amatoriali. Questa soluzione consente di predisporre una serie di radiatori facilmente sostituibili a seconda delle bande che vogliamo esplorare. La soluzione non è molto diversa da quella delle cosiddette "desktop discone" (discone da scrivania), il cui aspetto è quello di una discone con diverse aste montate sopra il disco. In effetti fungono davvero come discone solo sulle UHF più alte, mentre sulle VHF risultano piuttosto configurate come delle ground plane, dove è il radiatore verticale a dare la risonanza. In questo caso il costo di realizzazione cresce un po' per via dei SO239, ma penso si possa rimanere attorno ai €10. Come base posso testimoniare che funziona benissimo la scatola dei biscotti danesi al burro del Lidl, ma poi non lamentatevi con me per l'apporto calorico. |
L'esemplare costruito da TheGentooist: considerata l'abbondanza di spazio, all'interno della base è stato inserito anche uno stub coassiale. L'ascolto è nettamente migliorato su tutte le frequenze per cui sono stati previsti gli elementi verticali. |
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Pubblicato: Feb09 Home